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Vorrei correre come lei

fiat 124 spider corsa
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Diario di una Spartana appiedata. L’auto si è rotta, sono in arretrato con le commissioni, devo passare anche in posta… Ma, cascasse il mondo, oggi inizio ad allenarmi, promesso!

Quante volte lo abbiamo detto? Magari associato anche ad un bel “Da oggi a dieta”, che puntualmente dura il tempo di arrivare dalla colazione alla pausa caffè al lavoro. Quando la galletta di riso con un velo di marmellata che abbiamo mangiato crea una voragine giusta giusta per poter ospitare un bel cornetto alla crema.

Ma da oggi basta, da oggi niente scuse. Vedo dritto davanti a me il mio obiettivo. E’ li, che mi aspetta, ed io me lo voglio conquistare col sudore.

Così decido di uscire per strada ed andare a correre. Io che sono medaglia olimpionica di divaning con record mondiale imbattuto. Io che amo la mia auto al punto da usarla anche per arrivare in fondo alla strada a prendere il giornale. Io, proprio io, decido volontariamente di uscire la mattina presto per correre.

Non credo di essere in preda ad una crisi ipoglicemia da dieta, anche perché la dieta non l’ho ancora iniziata. Anzi, lucida e decisa come non mai e sapendo in partenza che alle 7 di sabato sembrerò più una comparsa di The Walking Death che non una sportiva, decido di preparare tutto dalla sera. Vado a dormire tutta emozionata, penso che nemmeno riuscirò a dormire… Poi il buio, il coma profondo e mi sveglio imprecando contro Jovanotti che dalla sveglia mi dice “Muoviti muoviti”.

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Voglio correre come lei, la sveglia per la corsa

Ma che momento simpatia ho avuto quando ho deciso di impostare proprio quella canzone? Impreco anche contro me stessa ma poi penso che finalmente arriva il mio momento! Ancora in coma infilo leggings, reggiseno sportivo, canotta strategicamente lunga copri lato B, un velo di CC per mascherare l’inevitabile effetto “Heidi dopo aver rubato un grappino al nonno”, il cardiofrequenzimetro e l’iPhone e via… Più bardata di un artificiere pronto a disinnescare una mina anti uomo esco in direzione del parco. La strada è tutta mia! Il sole è basso, la strada deserta, l’aria frizza… Mi sento viva ed elettrizzata. Il parco è vicino a casa, sono una sportiva, perché andarci in auto per poi mettermi a correre?

Vorrei correre come lei: riscaldamento

Ci arriverò con una corsa leggera, ho letto che è un ottimo modo per riscaldarsi. 15 minuti di riscaldamento e poi tre giri del parco… Tutto programmato, niente mi può fermare. E allora premo play e via!  Il respiro segue il ritmo blando della mia colonna sonora, mi sento così bene che quasi mi spiace non ci sia nessuno a vedermi. Ma proprio mentre ci penso, avverto un brivido dietro la schiena. Una presenza, capisco che qualcuno mi osserva.

Con la grazia di Gloria in Madagascar fingo di sistemarmi il filo dell’iPhone e mi volto a guardare. Probabilmente ho l’aria di una in preda a convulsioni perché lui ride: un ragazzo ne bello ne brutto ma con un sorriso che illumina. Occhiali leggeri da intellettuale, carnagione chiara, aria intelligente… Hahah, non mi freghi bello! Io corro, io sono sportiva. Quelli come te me li mangio a colazione. E son proteine! Ma lui è li, fermo al semaforo sulla sua Fiat 124 Spider .

E non potrebbe essere più perfetto di così. Fosse stato il classico sportivo-fin-troppo-bello sarebbe stato così scontato. Invece su quella meravigliosa macchina sportiva che gli faceva da contraltare risultava ancora più… ancora più. Nera, elegantemente sportiva, notevole ma non sfacciata… Gli dava un’allure di forza e libertà. E chi dice che noi donne non guardiamo le auto? Non è questione di mero valore economico, si tratta di creare un sogno. Così Andrea (ho deciso che si chiama così) per me è un ricercatore universitario amante della letteratura giapponese, delle serie TV, dello sport inteso come ricerca del naturalmente bello e delle auto sportive.

Vorrei correre come lei: ci vuole un premio

Ridendo e scherzando, lui sta ancora fermo al secondo semaforo mentre io lo supero e proseguo dritta per la mia strada. Oddio, proprio dritta no, perché già il riscaldamento mi frega: un crampo al polpaccio mi ricorda la scena del tendine reciso in Hostel ed io proseguo solo per orgoglio e per non mostrarmi al tizio sulla Fiat in quello stato pietoso. Rovinerei il sogno e non posso permetterlo. Nonostante il dolore riesco a tornare a casa e decido di premiarmi. Sono due anni che metto da parte i soldi per un’auto nuova, ho deciso, la voglio.

Voglio il mio sogno. Sto cambiando la mia vita e voglio forza, grinta, sport e bellezza. Voglio correre verso il mio obiettivo con classe. Senza pensarci un attimo mi ritrovo a navigare su internet in cerca di informazioni. Mi soffermo sul sito www.motordoctor.it L’avevo scovato quando la mia vecchia auto aveva iniziato a dare i primi sintomi di cedimenti. Sono riuscita a tirare avanti ancora tre anni spendendo pochissimo grazie a questo sito su cui si riescono a trovare tutti i pezzi di ricambio possibili ed immaginabili.

E poi è successa una cosa strana: il sito è fatto bene, la grafica è chiara, pulita, fruibile… Ho iniziato ad apprezzarlo e ad appassionarmi ai particolari. Ah, le donne, chi ci capisce è bravo! Forse ci capiamo poco di motore ma come apprezziamo la praticità ed i dettagli! In bella mostra ci sono tutti i pezzi di ricambio possibili ed immaginabili, ben catalogati per funzione, e tutte le marche a disposizione.

Vorrei correre come lei: quella rossa!

Quasi stile “Album dei workout“. Ho preso il primo pezzo quando ho scoperto che il figlio del mio vicino di casa era un mago con i motori ed ora che lui ha realizzato il suo sogno di fare il meccanico si rifornisce direttamente li. Risparmia, si ritrova tutto comodamente consegnato a casa e mi ripaga rattoppando il mio catorcio ogni volta che ce n’è bisogno. Me la studio, la mia Fiat 124 Spider, in tutti i dettagli: dai cerchi ai dettagli della carrozzeria. Quella rossa, ovviamnete. “Nata dalla collaborazione tra la Mazda e il gruppo FCA Fiat Chrysler, è l’erede della mitica 124 Sport Spider degli anni 60″…

Mi piace: ha una storia, una personalità ma verrà anche reinventata in chiave moderna. Verrà costruita in parte in Giappone sul pianale della nuova MX-5. Potrebbe anche arrivare addirittura una versione firmata Abarth. La “cugina” della nuova MX-5 avrà la trazione posteriore. I motori sono made in Italy e, in fatto di auto, credo proprio sia un’ottima garanzia. Sotto il cofano c’è 1.4 turbo a benzina MultiAir da 140 CV. Le dimensioni sono compatte: lunga attorno ai quattro metri e dal peso contenuto promette agilità e buone prestazioni.

Cofano e parafanghi in alluminio gli danno un tocco di classe in più. Tutto quello che si può desiderare insomma: unisce estetica, tecnologia ed alte prestazioni. E tutto questo senza costare un’esagerazione: il prezzo parte da circa 25.000 euro. L’auto perfetta per vivere il mio sogno e portarmi verso il cambiamento. Avendola presa su internet probabilmente arriverà prima che mi passino i DOMS ma forse, così, la prossima volta che andrò a correre al parco ci arriverò al parco.

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